I percorsi di narrazione del corpo che
vengono descritti nelle pagine di questo volume, pongono in primo piano
come le storie e le emozioni abbiano il potere di valorizzare le qualità
emergenti di un’esperienza difficile qual è quella rappresentata
dalla malattia, e in particolare dalla scoliosi. In un contesto in cui
il discorso sulla patologia sembra svilupparsi sempre più in direzione
di una prospettiva tecnicistica e impersonale, le narrazioni dei pazienti
e dei familiari – e l’ascolto delle emozioni legate all’esperienza
della malattia – consentono di sviluppare un approccio di cura differente.
Le emozioni trattenute, negate, non elaborate, rimosse perché giudicate
“inadeguate” e “negative”, si inscrivono nel nostro
corpo, vi tracciano una storia che va decifrata e reinterpretata perché
sia possibile mutarne il segno. Il racconto del corpo e delle sue relazioni
emotive diviene allora un elemento fondamentale nel percorso che consente
di modificare profondamente l’esperienza della scoliosi, da evento
doloroso e bloccante in passaggio positivo del proprio sviluppo identitario.
Le narrazioni aiutano chi le racconta a orientarsi e a esplorare in prima
persona nuovi itinerari di cura, appaiono dunque in grado di trasformare
anche l’incontro con la scoliosi in un’occasione di riflessione
e di crescita complessiva per sé e per gli altri.
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